È stato finalmente pubblicato l'atteso decreto che definisce le nuove regole per il piano Transizione 4.0, stabilendo un quadro normativo chiaro per le imprese che intendono accedere agli incentivi fiscali nel 2025. Il Decreto Direttoriale del 15 maggio 2025, firmato da Paolo Casalino, Direttore Generale per la politica industriale presso il Dipartimento per le politiche per le imprese, delinea le procedure aggiornate per le aziende che intendono beneficiare dei crediti d'imposta previsti dal piano Transizione 4.0.
Principali Modifiche e Nuovi Requisiti
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative modifiche al piano, tra cui:
• Tetto di Spesa: È stato fissato un limite di spesa pubblica di 2,2 miliardi di euro per il 2025
• Incentivi Eliminati: I crediti d'imposta per i beni immateriali sono stati soppressi
• Nuova Piattaforma Digitale: Una piattaforma informatizzata ospitata dal GSE (simile al piano Transizione 5.0) gestirà le prenotazioni e monitorerà l'allocazione delle risorse in tempo reale.
Processo di Domanda in Tre Fasi
Le aziende dovranno ora seguire un processo strutturato:
1. Comunicazione Ex Ante: Le imprese devono presentare una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, dettagliando gli investimenti previsti e i relativi crediti d'imposta. L'ordine cronologico di invio determina la priorità nell'assegnazione delle risorse.
2. Comunicazione Intermedia: Entro 30 giorni dalla notifica iniziale, le aziende devono attestare il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione come acconto.
3. Comunicazione Ex Post: Al termine degli investimenti, deve essere inviata una comunicazione di completamento:
- Entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025;
- Entro il 31 luglio 2026 per investimenti completati entro il 30 giugno 2026.
Disposizioni per domande già presentate
Per le imprese che effettuano investimenti nel 2025 ma che hanno già versato un acconto entro il 31 dicembre 2024, continuano ad applicarsi le disposizioni previste dal decreto direttoriale del 24 aprile 2024.
Le nuove regole, invece, si applicano anche agli investimenti già comunicati, la cui conclusione è prevista dopo il 31 dicembre 2024, ma per i quali, entro tale data, non risulti avvenuta l’accettazione dell’ordine da parte del fornitore né il versamento di un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione.
Per tutelare la priorità cronologica acquisita, è stata prevista una procedura specifica dedicata a queste imprese. Esse dovranno inviare nuovamente, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto, una comunicazione preventiva secondo le nuove modalità.
Tuttavia, indicando i riferimenti delle precedenti comunicazioni ex ante, potranno conservare l’ordine cronologico originario e, di conseguenza, la priorità nell’accesso alle risorse disponibili.
È importante sottolineare che questo obbligo riguarda anche le imprese che avessero già trasmesso la comunicazione di completamento.
Nel caso in cui un’impresa non presenti la nuova comunicazione entro il termine previsto di 30 giorni, sarà comunque possibile inviare una nuova domanda, ma in tal caso si perderà la priorità cronologica precedentemente acquisita.
Tempistiche per l'Utilizzo del Credito d'Imposta
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy invierà mensilmente un elenco delle aziende idonee all'Agenzia delle Entrate entro il quinto giorno lavorativo di ogni mese. I crediti d'imposta saranno disponibili per la compensazione a partire dal decimo giorno del mese successivo alla trasmissione dei dati.
Il ministero sottolinea che, in caso di esaurimento delle risorse, le domande rimangono valide e saranno prese in considerazione quando si renderanno disponibili nuove risorse.
Un successivo decreto direttoriale annuncerà quando il modulo di domanda in formato editabile sarà disponibile sulla piattaforma del sito GSE.
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