Patto Territoriale di Massa Carrara - MISE
Patto Territoriale di Massa Carrara - MISE
Patto Territoriale di Massa Carrara - MISE
23novembre
Patto Territoriale di Massa Carrara - MISE
Il Consorzio Zona Industriale Apuana (Consorzio Z.I.A) destinerà un importo di 6,7 milioni di euro alla raccolta dei progetti da parte di PMI che insistono sui Comuni di Massa, Carrara e Montignoso. I possibili interventi imprenditoriali saranno inseriti nel Progetto Pilota del Patto Territoriale di Massa Carrara (presentato solo ed esclusivamente dal soggetto responsabile di un Patto territoriale, individuato, appunto per il nostro territorio, nel Consorzio Z.I.A) da presentare al Ministero dello Sviluppo Economico.
Per ogni Progetto Pilota che risulterà ammissibile, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, sono a disposizione risorse per un massimo di 10 milioni di euro.
Le "tematiche" su cui verte il progetto pilota sono 2:
1. competitività del sistema produttivo
2. valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
Gli interventi imprenditoriali delle PMI ammissibili devono riguardare progetti di investimento con garanzia di incremento occupazionale che va conservato per quattro anni.
Gli importi di contributo per ogni impresa richiedente, in proporzione rispetto agli investimenti da effettuarsi, potranno essere erogati secondo i massimali dei regimi di aiuto comunitari da applicarsi ad ogni progetto o secondo il regime "de minimis", in questo ultimo caso con un contributo pari al 40% a fondo perduto e, comunque, con un massimo di 200.000 euro.
Nelle prossime Newsletter saremo in grado di fornire maggiori dettagli.
PER SAPERNE DI PIU’, contatta g.altamura@smarev.net
Le "tematiche" su cui verte il progetto pilota sono 2:
1. competitività del sistema produttivo
2. valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
Gli interventi imprenditoriali delle PMI ammissibili devono riguardare progetti di investimento con garanzia di incremento occupazionale che va conservato per quattro anni.
Gli importi di contributo per ogni impresa richiedente, in proporzione rispetto agli investimenti da effettuarsi, potranno essere erogati secondo i massimali dei regimi di aiuto comunitari da applicarsi ad ogni progetto o secondo il regime "de minimis", in questo ultimo caso con un contributo pari al 40% a fondo perduto e, comunque, con un massimo di 200.000 euro.
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