La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha pubblicato l'Avviso pubblico "Educare in Comune", volto a:
- Contrastare la povertà educativa e l'esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi, in un momento in cui l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha acuito le diseguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici.
- Promuovere l'attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali, per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali, formative ed educative dei minori, volti a potenziare le capacità d'intervento dei comuni in tali ambiti.
L'avviso è rivolto ai comuni italiani, che potranno partecipare singolarmente o in forma associata, anche in collaborazione con enti pubblici e privati.
Propone azioni di intervento per restituire importanza e protagonismo agli attori locali della "comunità educante", per sperimentare, attuare e consolidare, sui territori, modelli e servizi di welfare di comunità nei quali le persone di minore età e le proprie famiglie diventino protagonisti sia come beneficiari degli interventi, sia come strumenti d'intervento.
Le proposte progettuali dovranno valorizzare lo sviluppo delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali dei bambini e degli adolescenti, al fine di renderli individui attivi e responsabili all'interno delle proprie comunità di appartenenza, promuovendo il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti.
Le aree tematiche oggetto di finanziamento sono 3:
1. Famiglia come risorsa;
2. Relazione e inclusione;
3. Cultura, arte e ambiente.
Le risorse finanziarie dedicate all'avviso sono pari a € 15 milioni. Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di € 50 mila o massimo € 350 mila. I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere durata di 12 mesi. La scadenza dei termini di presentazione della proposta è fissata al 1° marzo 2021.
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